Firenze Città Aperta è favorevole alla nuova linea tramviaria che collegherà Piazza della Libertà e Bagno a Ripoli. La tramvia ha infatti il pregio di togliere spazio alle auto, disincentivando il traffico privato. Tuttavia, rileviamo anche le criticità insite nel progetto e la necessità di alcuni significativi miglioramenti. Sia i problemi che i margini di miglioramento sono legati all’esigenza di una maggiore integrazione e interconnessione trasversale con la rete ATAF, con il sistema ferroviario metropolitano, con la rete ciclabile e con il traffico su gomma.
Si tratta di un’opera che ha un impatto significativo su tutta la città e che implica una quantità di investimenti economici impressionante. Per questi motivi, non può rimanere ancorata a un progetto di vent’anni fa, sebbene la giunta comunale non mostri l’intenzione di ridiscuterlo e ripensarlo nel confronto con chi ha avanzato critiche costruttive specifiche e puntuali.
L’insistenza dell’attuale amministrazione sulla tramvia come unica risposta al problema della mobilità ci pare limitante, soprattutto all’indomani della sentenza del Consiglio di Stato che stabilisce la corretta assegnazione tramite gara della gestione dei servizi su gomma ad AutolineeToscane, a scapito di Mobit.
Al contrario, pensiamo che sia irrimandabile la pianificazione di un trasporto pubblico ben integrato tra tramvia, autobus e minibus elettrici, ferrovia, bicicletta e gomma, e sottolineiamo l’importanza di creare parcheggi scambiatori gratuiti per lavoratori, studenti e pendolari.
Nel frattempo aumentano i km di piste ciclabili, ma senza una reale interconnessione né una loro efficiente integrazione con il sistema di trasporto cittadino. Le piste ciclabili si fanno dove c’è posto, giusto per aumentarne i km, ma non dove realmente servirebbe. Meglio che nulla? Non ci basta!
E non ci basta l’attenzione alla sicurezza stradale: la mortalità di pedoni e ciclisti è in aumento: ribadiamo la necessità di allargare la zona a 30km/h, di realizzare più attraversamenti pedonali e ciclabili rialzati e debitamente illuminati e segnalati e di adeguare quelli esistenti.
Insomma tramvia sì, ma nel contesto di un piano integrato di mobilità pubblica serio e capillare, come abbiamo già sostenuto nel nostro programma elettorale.
Firenze Città Aperta
Immagine di MarcusObal – Opera propria, CC BY-SA 3.0