Siamo in guerra, ci ripetono dalla Giunta di Firenze.
Tutto quel che viene fatto è quindi necessario, senza possibilità di replicare, sembra si voglia implicitamente intendere.
Così vorrebbero che apprendessimo passivamente di un gruppo di container in un parcheggio scambiatore, per accogliere eventuali persone affette da COVID-19. Si sta realizzando quest’area di emergenza in viale Guidoni, nonostante la città sia svuotata dagli insostenibili flussi turistici a cui era sottoposta.
Tra i provvedimenti nazionali per far fronte all’emergenza che stiamo attraversando c’è anche quello che offre la possibilità di requisire immobili per sei mesi (o periodi superiori se la crisi non si risolverà positivamente in questo lasso di tempo). Si è già fatto tutto il possibile in questo senso?
Perché un campo allestito in 48 ore manda un messaggio sbagliato alla cittadinanza. Soprattutto se a chi solleva dubbi si risponde: così è, punto.
Governare in emergenza vuol dire farlo con senso di responsabilità e capacità di ascolto.
Aver pensato a questo campo di accoglienza con i container come risposta a una possibile emergenza è un errore. Quanti immobili erano destinati a struttura ricettiva e ora sono vuoti? Il bisogno delle persone e la loro dignità devono essere tutelati, come la salute pubblica!
Dmitrij Palagi
Consigliere Comunale di Sinistra Progetto Comune
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