Non dovrebbe essere possibile. Ed invece sta accadendo a Firenze: 450 famiglie a casa senza lavoro senza stipendio già da questo mese. Il più grande licenziamento di massa dallo sblocco dei licenziamenti.
Non si dica che non lo si sapeva, non apra bocca ora chi è stato zitto prima, chi ha accettato lo sblocco dei licenziamenti, chi ha votato a favore nel Consiglio dei Ministri e in Parlamento.
Questo dimostra la fragilità e l’inadeguatezza dell’avviso pubblico firmato dalle Parti Sociali e dal Governo lo scorso 29 giugno, che, e questo fatto lo dimostra, non ha alcun peso.
Qualcuno ha detto che le istituzioni sono assenti. Non è vero. Le istituzioni sono presenti ed in prima linea anzi sono protagoniste di questa decisione, sono le istituzioni che l’hanno permessa, consentita, autorizzata. Non c’è alternativa al conflitto sociale e di classe. Bisogna dire senza ambiguità che non consentiremo questo a Firenze.
P. S.: Se qualche indignato dell’ultima ora dovesse decidere di protestare si informi bene sugli orari e i luoghi in cui questo è possibile perché con l’ultima ordinanza di Nardella a Firenze il diritto di riunione è severamente vietato e sanzionato.
Firenze Città Aperta