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Nuovo coordinamento e coportavoce

1 Aprile 2025
l’Assemblea di Firenze Città Aperta di giovedì 27 marzo 2025 ha eletto il nuovo Coordinamento e il nuovo portavoce, Roberto Spini  che subentra a Francesco Torrigiani. Di seguito tutti i nomi:  Presidente Chiara GiuntiPortavoce: Francesca Cavarocchi e Roberto Spini ( nuovo)(Chiara Giunti e Francesca Cavarocchi verranno ruotate entro settembre 2025) Coordinamento eletto: 13 confermati e 5 nuovi Buon lavoro al nuovo Coordinamento e un forte ringraziamento alle compagne e compagne che non sono più nel Coordinamento:  Moreno Biagioni, Giovanni Bonifazi,, Sandra Carpi Lapi, Daniela Chironi, Danilo Conte, Roberto Di Loreto, Marco Filippini, Tommaso Grassi, Laura Marcheselli, Alessandro Orsetti, Dmitrij Palagi, Lara Panzani, Sandro Targetti

ASSEMBLEA DI FIRENZE CITTÀ APERTA- giovedì 27 marzo ore 21

20 Marzo 2025
AGIRE NEL LOCALE PENSARE NEL GLOBALE. A CHE PUNTO SIAMO?ASSEMBLEA DI FIRENZE CITTÀ APERTAgiovedì 27 marzo ore 21al Circolo XXV Aprile Via del Bronzino 117. Dalla nostra assemblea dello scorso 5 novembre abbiamo lanciato un percorso intenso di mobilitazione sulla città e di confronto pubblico sulle tendenze globali, con la finalità di essere uno spazio politico organizzato, impegnato al tempo stesso contro il governo Meloni e contro la svendita della nostra città.Oggi abbiamo da un lato Trump, il Rearm-Europe e il massacro a Gaza e dall’altro a giugno i Cinque referendum sul lavoro e sulla cittadinanza,mentre viviamo un’emergenza climatica sempre più devastante e Firenze sta in cima alle classifiche nazionali del caro-casa.Riuscire a tenere il filo della connessione fra questi livelli richiede intelligenza e volontà collettiva, in un lavoro di accoglienza e partecipazione che vogliamo verificare e sviluppare. L’assemblea sarà anche l’occasione per rinnovare Portavoce e Coordinamento di Firenze Città Aperta. Ordine del giorno: 1.    Rinnovo di Portavoce e Coordinamento2.    Dibattito generale – Agire nel locale pensare nel globale. A che punto siamo? L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.Le votazioni sono limitate agli/alle aderenti in regola con l’iscrizione. Chiara Giunti (Presidente)Francesca Cavarocchi e Francesco Torrigiani (Portavoce) Firenze Città Apertahttps://www.facebook.com/Firenzecittaapertahttps://www.firenzecittaaperta.it/

Solidarietà a Tomaso Montanari contro un atto di squadrismo culturale

12 Marzo 2025
 Il ministro Giuli a sorpresa non riconferma il prof. Tomaso Montanari alla guida della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia, nominando al suo posto l’avv. Corsini senza alcuna esperienza nel settore culturale. Con un atto di epurazione di stampo squadrista si colpisce non solo l’impegno del tutto gratuito di Montanari per la rinascita di un luogo unico per la storia artistica e del lavoro, chiuso da dieci anni per ristrutturazione, ma se ne mette a rischio la stessa esistenza. Firenze Cittù Aperta

Cena per SALVIAMO FIRENZE X VIVERCI-mercoledì 26 febbraio a Settignano

20 Febbraio 2025
NON È CHE L’INIZIO, OLTRE LE KEYBOX, SI PUÒ (E SERVE) FARE MOLTO DI PIÙ Mercoledì 26 febbraio cdp di Settignano Via di San Romano 1 ore 20.00 CENA di FIRENZE CITTÀ APERTA per SALVIAMO FIRENZE X VIVERCI Finalmente via le keybox – che senza di noi sarebbero ancora lì – ma vogliamo altro e non siamo soli! Si estende a livello nazionale la campagna contro l’overtourism e la speculazione urbanistica dei grandi investitori finanziari. Per questo a fine cena avremo aggiornamenti da Pisa con Ciccio Auletta, consigliere comunale di UCIIC e da Venezia con Maria Fiano di OCIO. Ma oltre le keybox c’è molto di più: Ornella De Zordo presenta il dossier di La  Città Invisibile su tutta la vicenda di The Student Hotel ora The Social Hub di Viale Belfiore COSTO CENA: € 20 – FINO A 12 ANNI € 12- Menù vegetariano ❌- 𝐒𝐢 𝐦𝐚𝐧𝐠𝐢𝐚:Pasta pasticciataPatate arrostoFinocchi alla paprikaStrudel con panna – panna a lato separata 𝗣𝗥𝗘𝗡𝗢𝗧𝗔𝗥𝗦𝗜 𝗘𝗡𝗧𝗥𝗢 LUNEDÌ 24 febbraio 2025 Massimiliano- WHATSAPP – SMS: 339 719 6089 Firenze Città Aperta

AL VIA LA CAMPAGNA ASSOCIATIVA 2025 DI FIRENZE CITTÀ APERTA

7 Febbraio 2025
Firenze Città Aperta Riparte anzi è già Ripartita con la campagna Salviamo Firenze X Viverci.  Vogliamo fare molte attività e costruire uno spazio politico cittadino partecipato e vitale. Per questo la tua adesione o il tuo rinnovo è importante. COME ADERIRE (costo adesione ordinaria Euro 20) • Puoi scrivere a firenzecittaaperta@gmail.com • Whatsapp Roberto :328 827 5900 • Online dal sito: https://www.firenzecittaaperta.it/modulo-adesione-aderisci-a-firenze-citta-aperta-anno-2025/ (dopo ti contattiamo per incontrarti) • Venendo ai nostri appuntamenti COSA VOGLIAMO FARE Nell’assemblea del 5 novembre scorso (qui il documento https://www.firenzecittaaperta.it/firenze-citta-aperta-riparte/) abbiamo definito un un programma di lavoro articolato a livello locale e globale. Dopo una pausa a causa della difficile e deludente stagione delle elezioni amministrative molto persone si stanno riattivando sia in risposta al terrificante quadro nazionale ed internazionale sia grazie all’ottima risposta mediatica della campagna Salviamo Firenze X viverci. Campagna che sta moltiplicando il desiderio di partecipazione e la fiducia di poter incidere, di poter cambiare la vita in città. Per sostenere e migliorare la campagna Salviamo Firenze X Viverci, di cui Firenze Città Aperta non è l’unica componente ma certamente il motore, è importante partecipare ed esprimere il proprio sostegno. Per questo aderire all’Associazione, contribuendo con il minimo o con quello che si può, è già in se stesso un sostegno importante. Sono molti i campi in cui siamo impegnati ed in cui ci si poò attivare come soci3, da Salviamo Firenze alla presenza nelle varie reti di movimento e di lotta in città (Pace, Spesa sospesa, No Comando NATO, Mediterranea, lotta ex GKN ecc.), alle occasioni di formazione che teniamo da gennaio sulle leggi del governo Meloni, alle presentazioni di “Libri nella città” già partite in novembre con riscontri positivi, a momenti di dibattito pubblico sui temi politici generali di attualità e di prospettiva, fino all’impegno referendario che ci attende a primavera. L’associazione è APERTA al contributo di nuove forze permettendo a ciascuna persona di partecipare secondo le sue possibilità con i propri desideri, idee, suggerimenti, critiche costruttive e proposte. La partecipazione e i contributi di tutti sono essenziali anche per ripensare le nostre forme organizzative e poter così arrivare con un rinnovato corpo sociale all’Assemblea di marzo, in cui rieleggeremo gli organismi (Coordinamento e Portavoc3). La tua adesione è importante! Firenze Città Aperta
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Rinviato il presidio di Martedì 10 dicembre- Salviamo Firenze

9 Dicembre 2024
ATTENZIONE- A causa della nuova strage sul lavoro al deposito Eni di Calenzano, il presidio previsto per Martedì 10 al cantiere delle poste di via Pietrapiana è rinviato a lunedì 16 dicembre.

Sui 30 milioni di soldi pubblici alla Pistoiese-Rosselli

9 Dicembre 2024
30 milioni per aumentare il traffico. 30 miulioni regalati al fondo ROTSCHILD. 30 milioni che aumentanto il rischio idraulico e devastano le cascine 1-Un’idea vecchia già negli anni 80, la cosiddetta Bretella Biagi. 40 anni dopo, togliere una ferrovia per metterci una strada che porterò 1.700 auto l’ora nel cuore di Firenze passando acanto alle Cascine, pare follia. Perché togliere traffico con la T4 (-17% dicono gli studi) e poi rimettercelo creando una nuova strada di penetrazione? Stamani l’assessore Giorgio ha avuto l’ardire di dichiarare che “toglierà migliaia di auto”. No, le sposterà, e attrarrà nuovo traffico, come è sempre stato e sempre sarà quando si apre una strada ex-novo. 2-Ma perché questa scelta? Perché la Regione Toscana paga 30 milioni per quest’opera scriteriata e anacronistica? Perché ancora auto e asfalto nella piana, perché ancora fiumi e canali coperti da cemento (come accadrà al Canale Macinante, che poteva generare energia idroelettrica e invece sarà ulteriormente tombato).Perché? Semplice. Perché quest’opera è essenziale anche per portare le auto, di lusso, alla nuova cittadella EX OGR, come si legge nei vari documenti. Ecco il motore vero delle trasformazioni a Firenze: la speculazione. Fermiamola. Così regaliamo ai fondi di speculazione 30 milioni. A Rotschild servono questi soldi? 3- Una scelta pericolosa. Verranno tombati corsi d’acqua. Ma si sono già dimenticati i disastri ambientali di questi mesi? Firenze Città Aperta

In piazza per lo Sciopero generale di venerdì 29 novembre

27 Novembre 2024
Contro la manovra di bilancio del governo Meloni che aggrava tutti i problemi del paese, in un quadro di crescente povertà precarizzazione e repressione delle lotte (3.000 già indagati per “reati” da attività sindacale), mentre avanzano disastri climatici e guerra. Mai come adesso questo sciopero ha un valore generale e da generalizzare a tutti gli aspetti della vita sociale. In piazza, dunque, per rivendicare l’aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali. In piazza per la giustizia climatica, contro il Ddl 1660 “repressione”, per e a fianco della Palestina, per fermare la guerra, X Salvare Firenze per viverci. Ci vediamo in Piazza Santa Maria Novella Firenze Città Aperta #scioperogenerale

Firenze Città Aperta Riparte

20 Novembre 2024
Firenze 5 novembre – Il documento CHI SIAMO Firenze Città Aperta è un progetto politico cittadino della sinistra che manca in Italia e di cui sentiamo il bisogno. Siamo quindi persone di sinistra che o non hanno un riferimento partitico nazionale o che, avendolo, non lo agiscono come identitario e autosufficiente, rispettando l’autonomia di Firenze Città Aperta. Abbiamo agito localmente pensando, con difficoltà, globalmente. Questa visione locale/globale volta a “politicizzare la società e socializzare la politica”, misurandosi anche col difficile terreno della rappresentanza istituzionale ai vari livelli, è sempre stata presente ed ha accomunato persone diverse, in un ciclo temporaneo più o meno lungo a seconda di età ed esperienze, che ha visto poi la sua espressione organizzata e condivisa in Firenze Città Aperta. Il testo di lancio fondativo del maggio 2018 era molto chiaro ed è allegato al nostro Statuto: SU LA TESTA!  PER UN CANTIERE DELLA SINISTRA FIORENTINA (a firme individuali). Iniziava dichiarandosi non partecipi alle imminenti elezioni politiche del 2018 e si proponeva di ripartire per costituire nell’area fiorentina una soggettività collettiva di chi non si rassegnava alla fine dello spirito del Brancaccio ponendosi da subito l’obiettivo delle elezioni comunali 2019, cfr: https://www.firenzecittaaperta.it/wp-content/uploads/2019/01/cantiere-firenze-31-maggio-esteso-con-nomi-DEF.pdf Da allora abbiamo operato a più livelli: rappresentanza locale, campagne cittadine, mobilitazioni, pratiche di mutualismo, promozione di iniziative culturali. Abbiamo fatto sempre rete ma non generica, perché sostenuta da un filo di costruzione di un progetto. Sono mancati, rispetto ai propositi iniziali: l’iniziativa rispetto alla sinistra in Italia che sempre più drammaticamente è frammentata e manca di una proiezione nazionale, come si è visto nelle ultime elezioni del 2022; il tema dell’Europa, fondamentale su austerità, ambiente, migranti, guerra, destra; una cura e ricerca costanti di nuove modalità politiche pur presenti nell’associazione; il non aver abbastanza valutato la problematicità del rapporto con le piccole identità partitiche al nostro interno, nodo poi emerso nell’ultima vicenda elettorale, in cui sono venute in luce differenze e distanze preesistenti che ci hanno bloccato, e in cui, come un vaso di coccio, ci siamo trovat3 a interagire con diverse opzioni (11 agosto, lista Palagi, M5S) tracciate al di fuori del nostro contesto. Questo richiede che l’autonomia di questo spazio politico, qualunque ne sia la nuova forma, sia da ora in poi PRESERVATA.             PRENDERE ATTO DELLA SITUAZIONE A FIRENZE Dopo cinque anni il progetto a cui abbiamo dato vita ha subito un gravissimo stop. Malgrado anni di costruzione di idee di pratiche e di campagne per contrastare il governo della città, la continuità con il governo Nardella ha vinto ancora già prima delle elezioni, godendo del sostegno interno di AVS e (al di là delle intenzioni) dell’oggettivo sostegno esterno rappresentato dal fallimento di una lista ampia di coalizione facilitato dal posizionamento di M5S e dalla candidatura di Palagi. L’esito conclusivo ha visto mancare una coalizione di alternativa larga che potesse raccogliere la spinta diffusa del Referendum Salviamo Firenze e quella molto forte del Puccini, senza di noi che non ci siamo presentati. Ci sono stati certamente errori di analisi, limiti

Autonomia differenziata dopo la sentenza della Corte Costituzianale

16 Novembre 2024
AUTONOMIA DIFFERENZIATA.La pronuncia della Corte Costituzionale affonda in sette punti chiave la legge 86 dell’Autonomia differenziata, cancellandone gli elementi di più netta incompatibilità con il regionalismo disegnato nella Costituzione.Si conferma così la validità delle ragioni del quesito referendario interamente abrogativo, col suo milione e 300mila firme raccolte dall’intensa e diffusa mobilitazione dell’estate scorsa, a cui anche qui a Firenze abbiamo contribuito. Il 15 dicembre la Corte di Cassazione si pronuncerà sull’ammissibilità del referendum. La Corte Costituzionale stabilisce, ad esempio, che i Lep (livelli essenziali delle prestazioni) non possono essere determinati per DPCM ma solo dal Parlamento, specifica che la devoluzione non può essere per intere materie o ambiti di materie, ma solo per puntuali funzioni e deve essere giustificata per la singola regione e in osservanza del principio costituzionale di sussidiarietà.Nel complesso, in attesa della pubblicazione della Sentenza, è una pronuncia interpretativa dell’art. Cost. 116.3 che inquadra l’autonomia speciale nel contesto costituzionale “dell’unità della Repubblica, della solidarietà tra le regioni, dell’eguaglianza e della garanzia dei diritti dei cittadini, dell’equilibrio di bilancio”. Intanto un primo obiettivo, come sottolinea Villone presidente del Coordinamento per la democrazia costituzionale, è lo STOP delle trattative già avviate dal ministro Calderoli con quattro regioni del Nord e insistere perché il referendum, proprio perché abrogativo dell’intera legge si tenga.

Martedì 5 novembre Assemblea di Firenze Città Aperta

25 Ottobre 2024
L’assemblea dal titolo Firenze Città Aperta RIPARTE dall’assemblea è convocata per martedì 5 novembre alle ore 21.15 presso il Circolo XXV Aprile, via del Bronzino 117 Il documento in discussione
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𝐔𝐍 𝐈𝐍𝐂𝐔𝐁𝐎. 𝐏𝐚𝐫𝐥𝐚 𝐑𝐞𝐧𝐳𝐢 𝐨 𝐥𝐚 𝐒𝐨𝐯𝐫𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 Ranaldi?

25 Ottobre 2024
𝐔𝐍 𝐈𝐍𝐂𝐔𝐁𝐎. 𝐏𝐚𝐫𝐥𝐚 𝐑𝐞𝐧𝐳𝐢 𝐨 𝐥𝐚 𝐒𝐨𝐯𝐫𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞? 𝐋𝐚 𝐒𝐨𝐯𝐫𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐑𝐚𝐧𝐚𝐥𝐝𝐢 è 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐫𝐦𝐚𝐧𝐭𝐞, 𝐧𝐞𝐠𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐬𝐨𝐫𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 La Firenze che vuole Antonella Ranaldi è un incubo. Isola di plastica sull’Arno, sotto il fiume un tunnel scorciatoia per turisti pigri, 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐚𝐞𝐫𝐨𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 (𝐦𝐚 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐮𝐯𝐚 𝐬𝐮𝐥 𝐭𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐜𝐜𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐜𝐫𝐞𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐛𝐥𝐞𝐦𝐢 𝐚𝐢 𝐯𝐨𝐥𝐢), dehors, studentati per studenti stranieri, ruolo del pubblico inesistente. Un incubo.𝐄’ 𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐚𝐥𝐝𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚.Mentre viene approvato uno specchio grande quanto un palazzo al posto del Teatro Comunale, si conferma il no al fotovoltaico ( ma si potrà mettere sui tetti delle pompe di benzina)𝐃𝐢𝐜𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐢 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐢 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐫𝐧𝐨. 𝐍𝐨, 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐢𝐮𝐦𝐞. Molte persone hanno paura di chi gestisce il bacino. Di chi invece di bloccare il consumo di suolo e creare opere di espansione a monte, mette paratie a Firenze, spostando il problema a valle. E molta paura di chi vuole e sostiene un’isola galleggiante di plastica.𝐕𝐞𝐫𝐝𝐞? 𝐏𝐞𝐫 𝐥𝐞𝐢 𝐢𝐧 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐨 è 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐫𝐫𝐞𝐝𝐨 𝐮𝐫𝐛𝐚𝐧𝐨, e può essere temporaneo dice la sovrintendente. Così facendo però l’effetto di mitigazione sul clima è pari a zero. Ma le sa queste cose la sovrintendente? L’intervista

Video: AUTONOMIA DIFFERENZIATA: RACCOLTE LE FIRME – VINCERE IL REFERENDUM – UNIRE L’ITALIA

23 Settembre 2024
Il video dell’incontro di giovedì 19 settembre AUTONOMIA DIFFERENZIATA: RACCOLTE LE FIRME – VINCERE IL REFERENDUM – UNIRE L’ITALIA con Francesco Pallante, Costanza Margiotta Priorità alla scuola Firenze e Giuseppe Carovani sindaco di Calenzano

NON METTIAMO UNA RUSPA SOPRA AL TERZO GIARDINO DI SAN NICCOLÒ

16 Settembre 2024
NON METTIAMO UNA RUSPA SOPRA AL TERZO GIARDINO DI SAN NICCOLÒ.- dichiarazione di Francesco Torrigiani, coportavoce di Firenze Città Aperta– Firenze 16/09/2024 E’ troppo drastico l’attuale intervento, che sposta le sabbie a valle distruggendo tutta la vegetazione. Perché non cercare soluzioni che salvaguardino al meglio l’area e la sua vegetazione e biodiversità, garantendo la necessaria sicurezza idraulica? Chiediamo il blocco dei lavori e l’apertura di un tavolo di discussione “Il terzo giardino di San Niccolò è un laboratorio e una buona pratica di ecologia urbana che può dimostrare che la sicurezza idraulica e un approccio naturalistico alle rive dell’Arno possono convivere. Le dinamiche fluviali hanno impreziosito negli anni le rive fiorentine dell’Arno di un ecosistema raro, che ospita decine di specie protette a partire dal vulnerabile e sempre più raro tarabusino, creando un piccolo polmone verde che mitiga il clima cittadino sempre più torrido. L’ultimo comunicato del Consorzio di bonifica (https://www.mediovaldarno.it/news/arno-firenze-iniziati-i-lavori-in-zona-terzo-giardino-san-niccolo/) in risposta al dibattito che si è aperto ribadisce concetti già espressi a luglio (https://www.mediovaldarno.it/news/arno-a-firenze-a-lavoro-sui-sedimenti-sotto-lungarno-amerigo-vespucci/), senza nessuna messa in discussione dell’intervento. Si continua a ignorare che negli anni il Terzo Giardino, anche attraverso una buona gestione e collaborazione tra istituzioni, ha assunto un prezioso ruolo: CLIMATICO, con le alberature che mitigano il clima sempre più torrido; ECOLOGICO, fungendo da corridoio ecologico e ospitando biodiversità quasi unica in un ambiente urbano. Ma anche SOCIALE, con la realizzazione di iniziative eco-artistiche, di cui lo stesso Consorzio si era fatto vanto. La sicurezza idraulica, che guida l’intervento in atto è un fine ovviamente condivisibile. Ma riteniamo troppo drastico l’attuale intervento, che sposta le sabbie a valle distruggendo tutta la vegetazione, compreso il bellissimo bosco di pioppo grigio e carpino nero! L’ambiente si ricostituirà, e le specie nidificanti, a partire dal tarabusino, prima o poi torneranno: questa la posizione del Consorzio di bonifica. Che aggiunge l’auspicio e la speranza che le sabbie arrivino a Marina di Pisa a ricostituire le spiagge: “le sabbie accumulate saranno rilasciate in Arno in modo che qui possano riprendere la via della corrente e arrivare – si spera – a rimpinguare le spiagge in erosione di Marina di Pisa”. Ma quando torneranno a nidificare? E quando l’ambiente si ricostituirà? Forse mai: per esempio l’eliminazione della attuale vegetazione espone l’area a una rapida e difficilmente reversibile ricolonizzazione da parte di specie aliene invasive come l’ailanto, la robinia ma anche Arthemisia verlotiorum e Reynoutria: citiamo queste specie perché sappiamo essere presenti lungo le rive dell’Arno in città, ed essere motivo di preoccupazione del Consorzio. Un tema, quello del controllo delle specie aliene, sul quale il Consorzio si è impegnato assieme ad associazioni ambientaliste. Sorprende a questo proposito la recentissima intervista (https://corrierefiorentino.corriere.it/notizie/cronaca/24_settembre_11/firenze-nel-terzo-giardino-a-san-niccolo-al-via-i-lavori-di-risagomatura-biodiversita-tutelata-8ea47e2e-f005-4d17-b72f-7b78613dfxlk.shtml) del presidente del Consorzio, che rammentando la buona gestione dell’Arno cittadino, segnala tra i vanti la presenza in città dell’oca egiziana…ma come? Parliamo di una specie invasiva, inserita nella lista delle specie aliene di rilevanza europea! Ma guardiamo avanti, con proposte: perché non cercare soluzioni che salvaguardino al meglio l’area e la sua vegetazione e biodiversità, e garantiscano la

Blocchiamo l’autonomia differenziata!

7 Luglio 2024
Una legge che spacca il Paese contrastando il principio costituzionale di solidarietà, distrugge il sistema nazionale di sanità e di istruzione pubblica, dando corpo alla trasformazione della Repubblica in senso autoritario portata avanti dal governo Meloni, insieme con il premierato e con la nuova legge sulla giustizia. Aderiamo perciò al Comitato fiorentino per il referendum contro l’autonomia differenziata, impegnandoci e invitando a partecipare attivamente alla raccolta firme che dovrà concludersi entro metà settembre. Iniziamo a mobilitarci con l’evento del prossimo 8 luglio alle ore 18 alle Murate. Firenze Città Aperta

Al ballottaggio importante un voto ANTIFASCISTA

20 Giugno 2024
In un sistema elettorale a doppio turno al primo giro si vota per l’opzione preferita, al secondo turno si vota spesso 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗥𝗢 la proposta peggiore. Questo è il caso. Da una parte una proposta pessima per la città, quella rappresentata da Funaro in perfetta continuità con il governo Nardella. Dall’altra il peggio del peggio del peggio, la proposta di estrema destra rappresentata da Schmidt, con volti come Donzelli e Casaggì, che condisce le stesse scelte politiche locali con le radici fasciste di Meloni. Firenze Città Aperta si è da sempre impegnata nella denuncia della speculazione edilizia e della svendita della città attuate dal sistema di potere a trazione PD. Abbiamo promosso un referendum che l’amministrazione Nardella ha boicottato in ogni modo. La cultura neoliberista del PD e di altre forze europee ha prodotto disuguaglianze e insicurezza sociale, col risultato di rafforzare l’onda nera che percorre il continente. Ed è troppo facile ricorrere in zona Cesarini all’antifascismo dopo che per anni ci avevano detto che era un concetto da rottamare. 𝗠𝗮 𝗳𝗮𝘀𝗰𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗲 𝗹𝗲𝗴𝗵𝗶𝘀𝘁𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗹 𝗺𝗮𝗻𝗴𝗮𝗻𝗲𝗹𝗹𝗼, portatori qui ed ora di un progetto neoautoritario che passa per lo stravolgimento della Costituzione. Riteniamo centrale ricorrere ad ogni mezzo democratico per fermare questa destra e su questo ci impegneremo su tutti i fronti nei prossimi mesi. 𝗟’𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗮 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗴𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗼 𝗼 𝗲̀ 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀. 𝗖𝗮𝗽𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗹𝗲 𝗿𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗵𝗶 𝗱𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗲 𝗹𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗮̀, 𝗺𝗮 𝗲̀ 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝘂𝗻 𝘃𝗼𝘁𝗼 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗳𝗮𝘀𝗰𝗶𝘀𝘁𝗮, 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗥𝗢 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝘂𝗻 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗲𝗱 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲. Firenze Città Aperta – coordinamento del 19 giugno 2024
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Comunicato su Assemblea 16 aprile e smentita a “il manifesto”

27 Aprile 2024
Nell’ultima assemblea del 16 aprile, in una situazione molto preoccupata e tesa perché era vicino il fatto che non si potesse realizzare la grande coalizione per cui da sempre si è battuta, Firenze Città Aperta ha concluso rinnovando il proprio impegno e confermando la disponibilità a costruire una grande coalizione così come stava provando l’Associazione 11 agosto, e si è presa anche l’impegno specifico di adoperarsi per ricostruire un filo di collegamento fra Palagi e Montanari. Qualsiasi altra ricostruzione è falsa, non c’è stata né votazione né espressione dell’Assemblea, perché la discussione è stata proprio su altri punti. Ci dispiace che il giornalista Chiari, non si sa informato da chi, abbia riportato (sul Manifesto di oggi 27 aprile) un fatto così palesemente falso. Firenze Città Aperta

UN PIANO OPERATIVO COMUNALE SBAGLIATO E DANNOSO -2

23 Marzo 2024
La Giunta non mette in discussione il nuovo supermercato di via Mariti, nonostante quello che è successo e le richieste della cittadinanza: a seguito della strage la Giunta si è limitata a chiedere a Esselunga di procedere celermente con le opere di compensazione: un segnale chiaro, indietro non si torna. Le schede del POC rimangono le stesse, troviamo la trasformazione della villa dell’Ombrellino di Bellosguardo (dove Galilei scrisse “il dialogo sui massimi sistemi”) in residenza di lusso, la sede universitaria di Italianistica (Piazza Savonarola) lo stesso, si sfonda Piazza del Cestello per fare un parcheggio interrato. Si trasformano in residenza di lusso il Monastero di Monte Oliveto e quello di San Gaggio. Grida ancora vendetta la cessione dell’area Ex OGR (dopo 3 aste deserte il prezzo è sceso a quello che volevano gli acquirenti) al gruppo Rotschild, quando il Comune, come richiesto, aveva il diritto di prelazione. Poteva essere uno spazio pubblico, magari alloggi pubblici, quando invece avremo 50mila mq di costruzioni (studentato, hotel, appartamenti di lusso…). E qui accanto, a fianco delle Cascine, si crea la Pistoiese Rosselli, una strada a 1700 auto l’ora. Dovrebbe decongestionare Via Baracca ma la realtà è che quella anacronistica strada attrarrà traffico e sarà funzionale agli interessi della nuova cittadella di Lusso ex-OGR, come è scritto chiaro nel PUMS*. Si va aventi con la chiesa nel Pratone di Ponte a Greve, quando la cittadinanza chiede spazi verdi. Nella sede attuale del CPA si vogliono realizzare servizi socio-culturali. Non ci si pone in questa trasformazione il destino di questa importante realtà? Poi abbiamo la trasformazione in ricettivo dell’ex ospedale di S Giovanni di Dio, la trasformazione degli ex uffici INPS (13mila mq!) di Viale Belfiore in direzionale privato, il residenziale e direzionale in Villa Basilewsky, la RSA di lusso nella ex Caserma Ferrucci in Piazza Santo Spirito. Un disastro. C’è tutta la continuità renziana nelle schede POC: vendere patrimonio pubblico, lusso, cemento e consumo di suolo, assenza di confronto con le realtà cittadine, social housing risibile e solo per pochi anni. In 4 parole: il solito asservimento ai fondi speculativi. *https://www.cittametropolitana.fi.it/wp-content/uploads/Appendice-1_Focus-Comune-di-Firenze.pdf Firenze Città Aperta

UN PIANO OPERATIVO COMUNALE SBAGLIATO E DANNOSO

22 Marzo 2024
I numeri comunicati dalla Giunta a sostegno del Poc sarebbero più adatti all’ufficio stampa di un grande Fondo di Investimento. Non a caso a loro e alle categorie economiche e non alla cittadinanza la Giunta si rivolge con il suo ultimo appello prima del voto. Si elencano numeri che vanno letti, si parla di 500.000 mq di nuove trasformazioni, per fare residenziale di lusso e turistico: si tratta di una dimensione enorme, pari a 8 volte l’area OGR che va dalla Leopolda alla Manifattura. Si parla di 400 alloggi da affittare a social housing: vuol dire che il privato, per la fascia medio alta, ne costruirà almeno 2.000.Si parla di 10.000 posti di lavoro, ripetendo la narrazione già usata per il cantiere Esselunga di Via Mariti ed emulando male il milione di posti di lavoro di Berlusconi, senza dire di quale qualità e senza dire quanti saranno persi nell’industria e nei servizi di una città che sta cancellando la sua natura produttiva. Si parla di 1.000 posti letto negli studentati privati che faranno anche albergo: vuol dire una previsione di 3.000 camere , ovvero altri 6 nuovi student hotel privati come quello di viale Belfiore. Non solo, viene confermata la norma che permette di fare nascere in tutte le strutture, oggi sedi di uffici, strutture ricettive, un po’ studentato di lusso molto hotel. Non c’è traccia di una pianificazione pubblica su niente e nessuna risposta alla crisi che la città sta vivendo. Si continua più di prima su una strada che sta svuotando la città. Si prendono le briciole dai privati a cui deleghiamo tutto, dopotutto si parla di ottenere 23 milioni su più di un miliardo di lavori, senza rendersi conto che si parla del 2% di quanto viene investito. Appunto, le briciole. Non dicono che questi 23 milioni in gran parte saranno utilizzati per sistemare le aree contigue agli stessi interventi privati. La Giunta dice che se non viene approvato saltano più 1 miliardo di investimenti, ma se viene approvato una valanga di cemento seppellirà la nostra città rendendola sempre più invivibile, con costi degli affitti e delle case che aumenteranno ancora. Il sindaco Nardella in fondo è coerente. Crede nei grandi fondi di investimento. E poi «Il coraggio-per opporsi a chi specula- se uno non ce l’ha mica se lo può dare» Firenze Città Aperta

CENSURA A FIRENZE

4 Marzo 2024
𝐂𝐄𝐍𝐒𝐔𝐑𝐀 𝐀 𝐅𝐈𝐑𝐄𝐍𝐙𝐄𝐃𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐍𝐚𝐫𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐞 𝐒𝐞𝐫𝐠𝐢𝐨 𝐑𝐢𝐬𝐚𝐥𝐢𝐭𝐢:𝐍𝐎𝐍 𝐂𝐀𝐍𝐂𝐄𝐋𝐋𝐀𝐓𝐄 𝐐𝐔𝐄𝐋 𝐌𝐔𝐑𝐀𝐋𝐄𝐒 Faccio disegnare a Nem0’s un mural. Il mural non mi piace, forse perché, raccontando la realtà, critica chi ha trasformato Firenze in un brand turistico da piazzare sul mercato immobiliare del lusso.Allora il mural lo faccio cancellare.Caro Risaliti, la prossima volta scegliti un artista allineato. Così eviti spreco di denari pubblici, ed eviti che gli attaccabrighe ti saltino alla giugulare dandoti inevitabilmente di censore.

COSTRUIRE UNA GRANDE COALIZIONE PER SALVARE FIRENZE DALLA MERCIFICAZIONE

18 Gennaio 2024
Proposta di Firenze Città Aperta alla coalizione di Sinistra Progetto Comune Proponiamo una sintesi della riflessione politica svolta da Firenze Città Aperta in questa fase di avvicinamento alle elezioni comunali 2024. La coalizione Sinistra Progetto Comune in questi quattro anni e mezzo ha portato avanti, dentro e fuori le istituzioni, un chiaro e ininterrotto impegno per cambiare Firenze. Il suo percorso politico e lo spettro di iniziative messe in campo dal gruppo consiliare si sono caratterizzati per complessità, puntualità ed efficacia. Sulle fondamenta di questa esperienza, FCA si è orientata nel corso di questo anno a prospettare la possibilità di un ulteriore allargamento della coalizione, per provare a sottoporre ad elettrici ed elettori una proposta più ampia e unitaria possibile. La posizione di FCA muove da riflessioni di lungo corso, ma anche da valutazioni sull’attuale fase politica locale e nazionale. Riteniamo infatti che si debba sostenere un percorso di convergenza con tutti quei soggetti che hanno espresso su vari aspetti qualificanti un’opposizione alle strategie del PD cittadino e che si pongono ovviamente in un’area progressista e antifascista. Nell’ambito delle campagne di FCA, fra cui molto significativa quella referendaria, abbiamo potuto constatare una generale sfiducia delle cittadine e dei cittadini per una politica istituzionale chiusa in se stessa e restia al dialogo. Se da un lato è emersa chiaramente un’avversione per una gestione del territorio in chiave neoliberista, dall’altro lato la mobilitazione congiunta di soggetti in parte diversi tra loro, ma alternativi allo status quo fiorentino come il M5Stelle ed altre componenti di area democratica e progressista, sembra avere incontrato il gradimento di cittadine e cittadini senza più punti di riferimento precisi. È nostra opinione che una chiusura in chiave identitaria anche da parte di chi si è sempre attivata/o contro la deriva autoritaria e neoliberista del governo della città sarebbe condannata ad una scarsa rilevanza politica. La crisi della rappresentanza politica e del PD emerge a Firenze con particolare evidenza, prima con una gestione autoritaria della città, poi con la necessità di proteggere questa gestione proprietaria della partecipazione politica in chiave anti- referendaria e adesso con la frantumazione dell’offerta politica per la prossima tornata elettorale. Nella crisi di rappresentanza gli interessi prevalgono e i soggetti collettivi implodono. È uno scenario unico e forse irripetibile per mettere in campo una coalizione larga e alternativa capace di rappresentare un nuovo punto di riferimento democratico in città. Occorre passare dalla rivendicazione di un ruolo di salvaguardia di valori, identità e pratiche sotto attacco ad una valorizzazione di questi percorsi per un’alternativa di governo credibile della città. Se un’altra città è possibile, si deve fare questo passaggio. È auspicabile evitare una frammentazione che è stata percepita negli ultimi anni con crescente fastidio da potenziali elettrici ed elettori e provare a misurarsi non solo con l’elettorato di riferimento, che ha manifestato nelle ultime tornate elettorali un maggior senso di appartenenza all’area della sinistra alternativa, ma anche con settori caratterizzati da un’identità meno definita che tuttavia hanno espresso in varie forme un’esigenza di discontinuità rispetto alle

Per Graziella Rumer

16 Novembre 2023
Graziella Rumer ci ha lasciato.La ricordo con grande commozione.Per un lungo periodo è stata una presenza importante nella vita sociale e politica fiorentina, quella che si colloca a sinistra, prima insieme al marito Francesco Mori, poi da sola dopo la morte di Francesco, rivestendo nel tempo ruoli diversi. Quando l’ho conosciuta, nel lontano 1969, era impegnata come madre nell’Associazione “Famiglie Alunni Scuola-Città Pestalozzi” ed era fra le organizzatrici di una marcia di protesta dei ragazzi/delle ragazze delle scuole di Santa Croce fin sotto le mura di Palazzo Vecchio per richiedere nuovi locali e il tempo pieno, come risulta dal libro “Scuola e quartiere”, in cui sono documentate le attività e le iniziative dei numerosi doposcuola, scuole popolari, comitati genitori sorti nei quartieri fiorentini in quel periodo (si trattava di realtà auto-organizzate che proseguivano le esperienze dei comitati dell’alluvione, dando vita ad un vero e proprio movimento – quello denominato, appunto, “Scuola e quartiere” -, sviluppatosi ulteriormente negli anni ‘70).Con tutto questo Graziella è rimasta sempre in contatto ed è su questi aspetti del suo impegno, e non tanto sull’importantissima sua attività di avvocata – su cui altri/e ne sanno sicuramente più di me – , che intendo basare il mio ricordo. In effetti, Graziella l’ho incrociata ancora prima, senza però stabilirci un rapporto diretto, e cioè durante le “calde” giornate isolottiane del novembre e dicembre 1968 che erano seguite all’allontanamento dalla Parrocchia – ad opera del Cardinale Florit – dei sacerdoti Enzo Mazzi, Sergio Gomiti, Paolo Caciolli. L’Isolotto, con le sue messe/assemblee in piazza, con la sua Comunità aperta ad ogni esperienza di lotta per la giustizia, per la pace, contro il razzismo, era divenuto un suo punto di riferimento, rimasto tale nel corso degli anni, con lo sviluppo di forti amicizie con alcune persone attive a livello comunitario.La sua ricerca di impegni più propriamente politici l’aveva portata successivamente ad incontrare esperienze con forti elementi innovativi rispetto alle vecchie presenze partitiche. Aveva infatti partecipato ai vari tentativi, susseguitisi nel tempo, di ricostruire una sinistra degna di questo nome. Ci riferiamo alla Sinistra Arcobaleno, alla Sinistra Unita e Plurale, ad ALBA, a “L’Altra Europa con Tsipras”, a “Firenze città aperta”. Finché le forze gliel’hanno permesso, ha preso parte a riunioni ed assemblee, anche “in trasferta” – fuori Firenze -, portando sempre il suo contributo.Certo, il suo impegno sociale e politico si manifestava pure su altri terreni, dell’affermazione della laicità e del movimento delle donne, in primo luogo. Ma anche su questi aspetti ci potranno essere sicuramente testimonianze e ricordi più appropriati. Naturalmente l’intensa vita di Graziella è stata la “summa” di una molteplicità di esperienze, nella vita professionale, come si è già accennato, e nella vita familiare.Ho qui voluto soffermarmi sul terreno della politica, perché sono convinto che comunque ciò rispondesse ad una sua esigenza fondamentale, quella cioè di sentirsi parte di una collettività e di doversi rapportare agli altri/alle altre per affrontare i problemi comuni (che è poi il senso vero del “far politica”).Sentiremo la sua mancanza, ma, per ricordarla

Referendum Salviamo Firenze – sprint finale

10 Novembre 2023
Referendum Salviamo Firenzesprint finale Consultazione Autogestita – FIRMA&FERMA Lo spot:https://www.facebook.com/ReferendumSalviamoFirenze/videos/2526198664214608 PREZZI DELLE CASE E AFFITTI INAVVICINABILIPOTRAI CONTINUARE A VIVERE A FIRENZE?SALVIAMO FIRENZE, Fino al 18 novembre SPRINT FINALE PER FIRMA&FERMA: LA RACCOLTA DI FIRME PER LIBERARE FIRENZE DAGLI STUDENTATI DI LUSSO e DALLA SPECULAZIONE IMMOBILIAREUNA VALANGA DI FIRME PER OBBLIGARE NARDELLA A INTERVENIRE. Dove firmare: https://www.referendumsalviamofirenze.it/dovefirmare/

Ci saremo

20 Ottobre 2023
Come Firenze Città Aperta accogliamo, rilanciamo e sosteniamo l’invito di padre 𝐁𝐞𝐫𝐧𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐆𝐢𝐚𝐧𝐧𝐢, priore dell’Abbazia di San Miniato al Monte, di ritrovarci 𝐥𝐮𝐧𝐞𝐝𝐢̀ 𝟐𝟑 alle 18:30 per una grande 𝐟𝐢𝐚𝐜𝐜𝐨𝐥𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐜𝐞 aperta a chiunque voglia condividere il lutto, l’angoscia e la richiesta di un immediato 𝐂𝐄𝐒𝐒𝐀𝐓𝐄 𝐈𝐋 𝐅𝐔𝐎𝐂𝐎 e di un intervento della comunità internazionale volto a costruire le condizioni per una 𝐩𝐚𝐜𝐞 𝐝𝐮𝐫𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐢𝐧 𝐌𝐞𝐝𝐢𝐨 𝐎𝐫𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞. Tacciano le armi e 𝐅𝐢𝐫𝐞𝐧𝐳𝐞 sia, come in passato, la 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐜𝐞. E da qui parta un messaggio sempre rinnovato di speranza e di costruzione di ponti. 𝐀𝐩𝐩𝐮𝐧𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟖:𝟎𝟎 𝐚𝐥 𝐏𝐎𝐍𝐓𝐄 𝐀𝐋𝐋𝐄 𝐆𝐑𝐀𝐙𝐈𝐄 per poterci muovere alle 18:30 verso San Miniato al Monte. Di seguito il testo dell’appello di padre Bernardo: Care concittadine, cari concittadini, le scene raccapriccianti di uomini donne e bambini cercate casa per casa, le uccisioni deliberate di inermi a sangue freddo hanno risvegliato dal torpore la nostra coscienza che in questi ultimi, terribili giorni dovrebbe aver acquisito una volta per sempre che la guerra e i suoi perversi propositi di pulizia etnica, ovunque essi si manifestino, segnalano che la nostra umanità ha sconfitto se stessa affermando il primato della violenza assassina e quello, sempre seducente, della ritorsione rispetto alla via, senza dubbio ardua ma così qualificante e costruttiva, del dialogo, della reciprocità e della condivisione. Scartare questo tracciato, pur segnato da inevitabili curve e salite, per imboccare pericolose scorciatoie, significa infatti deprimere la nostra visione della storia in una disperata e cinica rassegnazione al male e soprattutto rinunciare alla possibilità non utopica, ma concretamente necessaria, ragionevole e ineludibile che ogni nostro pensiero e ogni nostra azione sappiano sempre e dovunque propiziare il bene della giustizia e quindi la pacifica convivenza fra le legittime aspirazioni e i diritti di popoli e culture diverse. Nella luce di questa esigente, ma anche appassionante consapevolezza per tutte e tutti, senza distinzioni di fede e di sensibilità politica, Gerusalemme, il cui nome significa «città della pace», e tutta la regione mediorientale sono luoghi simbolici, ma reali nel cui fascinoso e sofferto splendore plurimillenario, accanto ad una irresistibile forza di ispirazione, si verifica con particolare urgenza come solo la pratica della pace possa generare un futuro che sia veramente capace di appassionare al bene della vita e alla responsabilità creativa il cuore e l’intelligenza delle nuove generazioni, lì come altrove. Per noi, poi, che viviamo in questo insigne crocevia di arte e di ingegno, dovrebbe sempre risuonare nel cuore la voce forte e profetica del sindaco Giorgio La Pira che ancora oggi ci invita a guardare alla nostra Firenze come la «città sul monte: bella, come la Gerusalemme messianica, irradiante pace e luce». Di fronte a tale bellezza, cercandone una finalità non semplicemente turistica, lo stesso La Pira si domandava inquieto: «La crisi dei popoli sta nel pericolo tremendo di una nuova guerra scardinatrice di ogni città e di ogni nazione? Ebbene: siano i popoli “convocati” -per così dire- in questa città della pace […] e da essa parta un messaggio sempre rinnovato

Pacifismo non è retorica, ma provare a “restare umani”

14 Ottobre 2023
Come Firenze Città Aperta condanniamo con estrema nettezza l’aggressione di Hamas contro la popolazione israeliana, che ha condotto al massacro di giovani, donne, bambini, civili inermi, mentre altre decine di ostaggi sono sospesi fra la vita e la morte. Inaccettabile è la reazione del governo israeliano, che si sta configurando come un’operazione di rappresaglia su larga scala contro la popolazione della Striscia di Gaza, area con la più alta densità di abitanti al mondo, totalmente priva di autonomia per l’approvvigionamento di acqua, alimenti, energia. Nel silenzio di gran parte della comunità internazionale, i 2.400.000 abitanti di Gaza sono confinati da anni in una prigione a cielo aperto. Nello stesso silenzio si sono verificate le provocazioni nei luoghi sacri di Gerusalemme e l’espansione delle colonie in Cisgiordania, in violazione delle risoluzioni dell’ONU. La popolazione di Gaza non deve pagare per le ingiustificabili azioni di Hamas. Il conflitto rischia inoltre di regionalizzarsi, con l’intervento di fazioni quali Hezbollah, allargandosi ai Paesi vicini come la Siria, stremati da decenni di guerra e migrazioni forzate, e il Libano in gravissima crisi economica. Più in generale, lo scenario di una contrapposizione tra mondo arabo e “occidentale”, alimentata dal sentimento di rivalsa, rischia di esasperare e incrementare il conflitto mettendo ulteriormente in crisi la sicurezza globale. Rafforzeremo il nostro impegno insieme a tutti gli altri gruppi e associazioni pacifiste.Pacifismo non è retorica, ma provare a “restare umani”, a stare dalla parte di tutte le vittime civili, è rifiutare il fanatismo dello scontro frontale, è mettere al centro l’interposizione nonviolenta e la soluzione politica.È più che mai urgente che la comunità internazionale si assuma la responsabilità di costruire un percorso multilaterale per una via d’uscita duratura dal conflitto, fondata sul riconoscimento dei diritti della popolazione palestinese e sui principi di convivenza pacifica e ricostruzione democratica. Foto credit Oxfam